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Bonus Mobili: miniguida dell’Agenzia delle Entrate

Il Decreto 63, in vigore dal 6 giugno 2013 e convertito in legge 90/2013, ha prorogato al 31 dicembre 2013 le detrazioni fiscali per interventi di efficientamento energetico degli edifici (che passano dal 55 al 65%) e per le ristrutturazioni edilizie (dal 36 al 50%), estendendo la detrazione anche all’acquisto di mobili ed elettrodomestici per l’immobile ristrutturato.

 

L’Agenzia delle Entrate, con la Circolare n.29/E del 18 settembre 2013, torna sul tema delle agevolazioni fiscali, fornendo una serie di utili chiarimenti su:

  • detrazione del 65% per interventi di riqualificazione energetica degli edifici
  • detrazione del 50% per le ristrutturazioni edilizie e del 65% per l’adeguamento sismico
  • detrazione del 50% per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici
  • detrazioni per piccoli lavori
  • lavori su parti condominiali
  • metodi di pagamento
  • documenti da conservare in caso di accertamento

L’Agenzia scioglie un nodo critico relativo al bonus mobili: la detrazione si applica alle spese sostenute per l’acquisto di mobili dal 6 giugno 2013 al 31 dicembre 2013 anche per tutti gli interventi effettuati dal 26 giugno 2012 e non solo per quelli dal 6 giugno 2013 (il presupposto per accedere al bonus mobili è usufruire di una detrazione del 50% per spese sostenute dopo il 26 giugno 2012).

 

L’Agenzia ritiene possibile, inoltre, che le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici possano essere sostenute anche prima di quelle per la ristrutturazione dell’immobile, a condizione che siano stati già avviati i lavori di ristrutturazione cui detti beni sono destinati. In altri termini, la data di inizio lavori deve essere anteriore a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, ma non è necessario che le spese di ristrutturazione siano sostenute prima di quelle per l’arredo dell’abitazione.

 

Viene precisato che i mobili, per essere detraibili, devono essere nuovi e non usati; rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo: letti, materassi, armadi, librerie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze e sono incluse anche le spese di trasporto e montaggio.
Sono inclusi anche gli apparecchi di illuminazione, mentre ne restano esclusi pavimenti, tende e complementi d’arredo.

La vera novità contenuta nella Circolare è relativa alle modalità di pagamento: l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici potrà avvenire anche con carta di credito o debito (bancomat). Per le spese relative alle ristrutturazioni, invece, è obbligatorio il bonifico bancario.
Non è invece possibile il pagamento tramite assegni bancari, contanti o altro.

Fonte: Biblus-net by Acca